Le religioni e la mondialità. Per una fede capace di ascolto e di dialogo
Il mondo delle religioni è un puzzle da sei miliardi di tessere. Vi si possono distinguere indù, buddhisti, ebrei, cristiani, musulmani, seguaci delle religioni indigene e della New Age, atei, agnostici e quant'altro. Nel cristianesimo, per esempio, è possibile distinguere ulteriormente in cattolici, protestanti, anglicani, ortodossi e così via. E' il mistero della pluralità delle fedi, che l'Autore suggerisce di indagare con lo strumento dell'interculturalità, intrecciando l'identità di ciascun credente con l'essenza di ciascuna religione, il dialogo intrareligioso interno alla persona stessa con l'ecumenismo tra le chiese e il dialogo interreligioso. La metodologia prescelta prevede un breve commento introduttivo e teorico, un'antologia di brani scelti, un "dizionarietto" di cinque termini e una bibliografia essenziale, una descrizione dei principali luoghi del dialogo e alcuni materiali didattici. Questo studio parte dalla convinzione che è nella dimensione della "parrocchia" (dal greco "paroikìa": comunità di vicini) prima che in quella della "chiesa" (riunione di fedeli) che ciascuno di noi è chiamato ad essere ambasciatore di riconciliazione.
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