Noè Tacconi (1873-1942). Il primo vescovo di Kaifeng (Cina)
Noè Tacconi arriva in Cina nel 1895. Durante la rivolta dei Boxer nel 1900, si impegna nella difesa dei 3000 cristiani asserragliati nella cittadella di Jingang. Finito quell'incubo, assiste impotente alla distruzione della sua missione di Biyang. Con coraggio apre la prima missione a Kaifeng. Nel 1911 i confratelli lo scelgono come Vescovo di Nanyang e l'anno seguente riesce a far cessare la guerra tra l'esercito fedele alla tradizione imperiale e le truppe repubblicane di Chiang Kaishek in lotta per il possesso della città. Nel 1916 è trasferito nel nuovo Vicariato di Kaifeng. L'insorgere del marxismo, il diffondersi del brigantaggio e il flagello dei "signori della guerra" mettono a dura prova la sua missione nel Henan Orientale. Nel 1937 l'occupazione di gran parte della missione da parte dei giapponesi e la catastrofica rottura delle dighe del fiume Giallo ne piegano il fisico. Torna in Italia nel 1941 per morire l'anno dopo. È stato uno dei più grandi Vescovi del Pime in Cina.
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