Catabasi
Vita e morte, eternamente in lotta tra loro. Complementari quanto avverse, si integrano e si respingono in una danza perennemente in movimento, caratterizzata dalla transitorietà dell’una e dall’irreversibilità dell’altra. In Catabasi, di Carlotta Calabresi, ogni individuo descritto affronta un suo viaggio personale, in cui imbattendosi nelle sue ombre, dall’oscurità si lascia infine avvincere e condurre sull’altro lato della strada: c’è chi vi giunge per ignavia, per anzianità, per debolezza propria e altrui, ognuno ha il suo percorso ma in comune la stessa destinazione. Eroi moderni, distanti da quell’ellenismo che tanto li celebrava in quanto impavidi e pieni di ardimento, giacciono nel tempo e nel mondo alla ricerca di se stessi e della loro individualità, ma purtroppo spesso soccombono in una sorta di trasformazione, in una catabasi in cui non c’è ritorno, non esiste risalita alla superficie.