Il quinto libro dei Madrigali di Carlo Gesualdo
Amleto Luciano Massa si immerge nell'affascinante mondo della musica rinascimentale attraverso un'analisi approfondita del Quinto Libro dei Madrigali di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa (1566-1613). Il notevole lavoro si focalizza su dodici madrigali della raccolta: quelli composti in modo dorico, trasposto in Sol, e quelli composti in modo frigio in Mi. L'Autore propone un approccio metodologico d'indagine articolato su quattro livelli: analisi fraseologico-musicale; pianificazione delle cadenze; coloriture e trasposizioni; tipologie di scrittura e figure retorico-musicali. Attraverso una dettagliata disamina, egli sfata l'idea di "eccentricità", imputata sovente in età contemporanea a Gesualdo; eccentricità talvolta male intesa come arbitraria o dilettantesca stravaganza; dimostrando, al contrario, che la scrittura musicale di Gesualdo è sempre sorvegliatissima ed è il risultato mirabile di una padronanza tecnica profonda che consente al compositore di "stressare" sul loro limite normativo le regole del contrappunto, però senza mai comprometterle. Un ulteriore obiettivo dello studio di Amleto Luciano Massa è l'interpretazione del legame tra testo poetico e la sua traduzione-connubio musicale. Si evidenzia come Gesualdo affronti magistralmente le sfumature semantiche dei diversi testi dei suoi madrigali attraverso l'uso di figure retorico-musicali, le figurenlehre musicali, sapientemente amalgamate in quadri totalmente funzionali alla restituzione musicale sulla base dell'ermeneutica del testo assunta dal compositore. Il libro, in definitiva, offre al lettore un nuovo sorprendente sguardo su un pilastro dell'Opera di Carlo Gesualdo, svelando la profondità della sua comprensione musicale, confermando in sede di analisi sistematica e statistica il valore artistico del suo genio.