Le montagne invisibili
Fin dal loro primissimo incontro Omar e Cécile erano rimasti folgorati l'uno dall'altra: lui, di origine araba ma formatosi in Francia fin dagli anni dell'adolescenza, lei "cittadina del mondo" sia per indole che per studi intrapresi; due realtà così diverse da sembrare complementari, in un perfetto incastro tra spiritualità millenaria, mediata da un'educazione squisitamente europea, e principi liberali pervasi da un profondo rispetto per tutto ciò che è diverso da sé. Sulla carta sembrava un connubio esemplare tra culture differenti, simbolo di un'integrazione che, a dispetto di quanto la politica faccia per favorirla o viceversa ostacolarla, trova da sé la sua naturale strada. Tuttavia, quando Cécile si reca in Africa per celebrare le nozze secondo il rito locale, avverte già i primi segnali di qualcosa che era sfuggito inizialmente alla sua percezione, come un piccolo seme che mette radici nel suo cuore e che con il tempo - complici le frequentazioni sempre più assidue con la famiglia di Omar - si trasformerà in un arbusto infestante e velenoso… Le montagne invisibili è un romanzo che racconta il difficile percorso di conciliazione tra culture distanti, approfondendone gli aspetti più sottili e mettendo in luce l'implicita rinuncia a una parte di sé che, da ambo le parti, questa scelta deve comportare.