Un grappolo d'uva
Marzo 1338, Patriarcato di Aquileia. Nel villaggio denominato La Poltabia, propaggine estrema del feudo abbaziale di Moggio, la scoperta del cadavere di un uomo colpito mortalmente alle spalle indirizza i sospetti sulla giovane moglie Sabina e su padre Stephan, il frate benedettino confessore della ragazza. La situazione si complica quando, a distanza di pochi giorni, avviene un secondo fatto di sangue, caratterizzato ancora da un colpo mortale sferrato alle spalle a un boscaiolo che, nottetempo, si dilettava a intagliare il legno. Martino da Fior, già protagonista dei precedenti racconti, assiste il giovane Comandante abbaziale Polesel di Borgoricco nelle investigazioni, tese a ricostruire i fatti accaduti e a individuarne i colpevoli. In questa ricerca della verità, prezioso sarà l’aiuto di un monaco agostiniano, abile medico e cerusico, padre Clod, un’anima in pena, faticosamente alla ricerca del suo posto nel mondo.
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