L' altro restauro. La sensazione e l'emozione
L'Italia è come ben noto il Paese con il più vasto patrimonio storico-culturale al mondo. Chiese, edifici, sculture, dipinti, piazze e molto altro arricchiscono le nostre città e paesi rendendoli meta di turismo e di attrazione. Ma come vengono restaurate le opere del passato? La vulgata comune di Soprintendenze ed esperti del settore è di limitarsi a conservare e mantenere, senza interventi significativi. Giuseppe Gentili, in questo pregevole saggio, sostiene una tesi diversa, volta a un restauro della sensazione e dell'emozione. Un edificio antico, con tutti i documenti dell'epoca, le planimetrie, può essere restaurato nel suo spazio fisico, nella materia, nella forma, nel colore. Un rudere può essere riportato al suo antico splendore. Un tempio può persino prevedere la ricostruzione del suo tetto. Così, è convinto l'autore, non si produrranno dei falsi storici, ma si permetterà alle persone di avvicinarsi con maggiore consapevolezza al passato, suscitando delle emozioni che non lasceranno indifferenti. Lo stesso discorso vale per il paesaggio storico rurale, che deve essere tutelato e restaurato alla stessa maniera del patrimonio storico-architettonico. Il saggio di Giuseppe Gentili propone diversi esempi di successo restaurativo inerenti al territorio marchigiano, in cui sono stati rispettati l'opera e l'autore, ed è stata data nuova dignità a qualcosa che sarebbe rimasto senza significato. Un libro per tutti i restauratori desiderosi di spingersi oltre nella loro professione e di cambiare mentalità nell'approccio al restauro dei nostri beni.
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