Luci e ombre milanesi
"L'immagine di Milano nasce soprattutto dalle grandi personalità della cultura, dello spettacolo, della moda e del design, da qualche uomo politico e soprattutto dall'attitudine molto ambrosiana di affrontare la città con un'identificazione così stretta col proprio lavoro, che lo scrittore Luca Doninelli ha identificato, definendo i Milanesi, con una punta di umorismo, "gli eroi del lunedì mattina". C'è però una parte forse altrettanto grande di Milanesi che la città la subisce: sono i personaggi dei romanzi di Emilio De Marchi (Demetrio Pianelli), dei film milanesi di Ermanno Olmi (il Domenico de Il posto), la stessa ragazza Carla di Elio Pagliarani. Figure emblematiche che osservano da fuori il dinamismo cittadino, faticando, per carattere, a farne parte. A questa famiglia mi pare appartengono i personaggi dei brevi racconti di Giampaolo Chiarelli: uomini alle prese con bilanci esistenziali, ragazzi un po' confusi, ragazze in fiore piene di dubbi sul proprio futuro. Tutti armati di buoni propositi che però rimandano l'azione all'indomani. Più che vivere, si lasciano vivere. Chiarelli li coglie in situazioni sospese, non giudica, e li inquadra sullo sfondo della città e del suo hinterland. A parte una comitiva di turisti che doviziosamente visita le attrattive cittadine, il centro di Milano non appartiene ai personaggi di questi racconti, il cui grigiore esistenziale stinge sui luoghi dove vivono. O forse è il contrario? Chiarelli tuttavia vuole bene ai suoi personaggi e ci ricorda che la vita delle grandi città è fatta soprattutto da gente così: il sale della terra." Alberto Saibene
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