Immagini allo specchio. Come cambiano i valori
Paolo Canale analizza gli effetti dell'accelerazione del progresso tecnologico registrata negli ultimi anni, con i cambiamenti inerenti allo stile di vita e alle abitudini comportamentali. Se da un lato la tecnologia ha migliorato la qualità della vita, dall'altro è innegabile il senso di schiavitù verso gli strumenti attraverso cui la esercitiamo, spesso switchando da una vita reale a una virtuale. Il benessere dettato dal consumismo, inoltre, non è accessibile a tutti e c'è chi rischia il collasso pur di emulare coloro che hanno raggiunto un certo status symbol. L'autore esamina anche gli stereotipi che regolano le dinamiche di conoscenza e le aspirazioni diffuse tra i giovani, quasi descrivibili con caratteristiche distintive aderenti a canoni preconfezionati. Nel circolo ossessivo alla ricerca di fama e ricchezza, il lavoro non è più essenzialmente un mezzo di sostentamento ma diviene una leva da pressare per conseguire il lusso. Sotto il bombardamento incalzante dei media, gli indicatori del successo afferiscono sempre più alla sfera della fisicità e, secondo la legge della giungla, il più forte bullizza il più debole. In discussione è anche l'egocentrismo a cui l'utilizzo dei social network ci incoraggia, persino a patto d'inscenare finzioni. È possibile mitigare quel protagonismo che annulla il senso della vita, rivalutare una bellezza più profonda e vivere in armonia con sé stessi?
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