Non solo Ellis Island
L'improvvisa scomparsa dello zio Giuseppe provoca in Maurizio un forte turbamento. La storia si ricollega all'immediato secondo dopoguerra, quando l'Italia, ferita e semidistrutta, raccoglieva i resti di un immane disastro economico e sociale. Scarse prospettive lavorative e una povertà dilagante, accompagnata da analfabetismo e pochissima scolarizzazione, soprattutto in Meridione, spinsero moltissimi giovani a varcare l'oceano Atlantico alla conquista dell'America, vista come la terra promessa. Fu così anche per lo zio Giuseppe, spinto dalle occasioni che offriva l'Argentina in quanto era una terra in crescita e bisognosa di mano d'opera, per poi finire i suoi giorni in Brasile, poiché da anni era residente a Rio. Parte giovanissimo lasciando il cuore in Italia, i suoi affetti, la sua terra, il suo amato paese, Roccella Jonica, e con rabbia e disappunto si getta alla conquista di un ruolo determinante. Maurizio vede in lui una guida, il suo faro illuminante. Giunge il momento in cui tutte le emozioni vengono alla luce, Rio de Janeiro è il teatro della rivelazione. Tutti i parenti, giunti in Brasile per rendere omaggio al defunto, si ritrovano raccolti intorno alla sua vecchia valigia di cartone. Le emozioni prendono il sopravvento di fronte alle lettere, alle fotografie e alle testimonianze scritte. Una vita all'interno di quell'oggetto logoro e desueto. Forse per volere di Giuseppe o per uno strano segno del destino finalmente tutti si confrontano, come mai era successo... Non solo Ellis Island di Maurizio Punturi, un suo caro ricordo.
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