Mission accomplished. Un cane sciolto alla ricostruzione dell'Iraq
Domenica 16 marzo del 2003. Mancano quattro giorni all'imminente attacco dell'esercito statunitense all'Iraq di Saddam Hussein, accusato, con prove false, di essere uno dei sostenitori del terrorismo islamista che aveva colpito gli Stati Uniti l'11 settembre del 2001. I molti occidentali che abitano a Baghdad si affrettano a imbarcarsi sugli ultimi voli utili per rientrare nei propri paesi. Sono pochi quelli che scelgono di percorrere questa rotta all'incontrario e di andare in quello scenario di guerra con l'obiettivo di cooperare per una ricostruzione che metta il futuro degli iracheni al primo posto. Tra questi c'è Francesco Corbani che lavorerà presso la Coalition Provisional Authority (CPA) e che in queste pagine ci consegna una importante testimonianza che a distanza di anni è anche un'analisi sui risultati della "Guerra santa" contro il terrorismo.
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