Ai genitori davamo del voi
Il ticchettio incessante del Tempo scandisce ricordi e sensazioni che timidi, o a volte imperiosi, affiorano nella mente. Ricordi vissuti da ognuno secondo la propria sensibilità, la propria percezione, volti a sottolineare avvenimenti che in un modo o nell'altro hanno toccato le corde dell'anima. Il trascorso del singolo elemento si rapporta alla situazione storica narrata. Ogni personaggio del bel "Ai genitori davamo del voi", di Pasquale Buonomo, è dotato di autonomia rispetto al corpo narrativo, presenta un'identità precisa e un atteggiamento differente nei confronti di un'epoca nuova, che vedeva l'affacciarsi delle prime rivendicazioni operaie dopo anni di sfruttamento, miseria e devastazione a seguito dei due grandi conflitti mondiali: progressi che lentamente cominciavano a prendere piede, ma che tardarono ad essere tollerati ed assimilati. I rapporti genitoriali cambiarono completamente dopo il secondo conflitto mondiale, gli anni precedenti erano stati caratterizzati da una sorta di subordinazione filiale che imperava nei rapporti familiari; lentamente i costumi mutarono, grazie alle ingerenze e ai modi provenienti dalla società borghese. Nasce così un testo che vuole raccontare tutto questo, perché i ricordi impressi sulla carta sono destinati a perdurare nel tempo e a rimanere nei cuori di chi vuole accoglierli.