Beati monoculi
A Terre Di Tigli, piccolo borgo perduto tra le montagne di Avellino, si conoscono tutti e pare non sia difficile individuare le personalità più talentuose: Natale Covino e suo cugino Mario eccellono nel calcio fin da ragazzini, per poi mostrare le loro doti anche nel nuoto e nella musica. Ma è Mario a sembrare la rivelazione più promettente tra i due e a pensarlo è lo stesso Natale, che lo idolatra al pari di una divinità, oltre a invidiargli il sostegno e la presenza paterna in tutti i momenti più importanti della sua vita. Mario è per lui un irrinunciabile stimolo alla competizione; insieme i due cugini condividono sogni e si sentono invincibili, ma i traguardi raggiunti da Mario lo portano ad allontanarsi. Natale è smarrito, dovrà trovare la sua strada da solo. La sua speciale "liaison" con la fisarmonica si fa largo sulle altre alternative e lo porta a diventare un appassionato musicista itinerante, appagato dalla sua scelta. Ma qualcosa di imprevisto accade. Dopo una lunga permanenza a Bruxelles, Natale torna nostalgicamente a casa per festeggiare gli ottanta anni della nonna con tutta la sua singolare famigliola e, in particolare, con un Mario decisamente cambiato. In quell'occasione, Natale rimette in discussione le sue decisioni, il suo futuro e persino il suo passato. Nuove riflessioni e verità sommerse tornano a galla e il suo obiettivo adesso è trovare una risposta: qual è la strada che porta alla felicità?
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