E poi ho iniziato a scriverli
«Questo libro è una raccolta di miei pensieri su diversi argomenti per cercare di uscire, attraverso la scrittura, da una routine d'incomprensione e superficialità, che ha caratterizzato alcuni giorni della mia vita, dove nessuna parola detta mi avrebbe potuto risollevare.». Una disarmante semplicità e, allo stesso tempo, un'incredibile forza sono i due sentimenti che accompagnano l'opera di Stefano di Campli. Non è mai facile, infatti, confessare se stessi agli altri, ancora più difficile è farlo quando questo comporta l'ammissione della propria fragilità, delle più intime debolezze, dei pensieri più oscuri che animano i nostri pensieri. L'autore, però, decide di compiere questo gesto, un vero e proprio salto nel vuoto, che diventa un atto di coraggio, motivato dallo stimolo che possa essere d'aiuto ad un'altra solitudine sparsa nel mondo.
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