Gesù. Storia, mito, potere
Un percorso a ritroso dove l'autore, partendo dalla nascita fino alla morte di Gesù, tenta di inquadrare i principali eventi della vita del Messia in una cornice storica, quella realmente esistita, della dominazione romana. Rivalutando i fatti descritti dai quattro evangelisti e mettendoli a confronto tra loro, instilla il dubbio e l'incertezza su determinati eventi, facendo riferimento anche ai vangeli apocrifi e proponendo un'immagine di Gesù non soltanto religiosa ma soprattutto storica. "Nella restante comunità di Gerusalemme venne sempre più accreditandosi la figura di Yeshua come 'mito' e su questo mito, fortemente distante dal Gesù storico, si andò formando la nascente comunità religiosa". "Fatto sta che di storicamente provato, sia per la resurrezione che per i quaranta giorni passati in terra prima dell'Ascensione, non si ha nulla di storicamente attendibile. E come su quasi tutti i punti nodali, i ricordi, la raccolta dei fatti, le voci del popolo furono recepiti con sensibilità diverse, il che è oggettivamente grave per dei testi che si vogliono 'scritti' da un'unica regia, un'unica mano: Dio." "Furono consapevolmente o più probabilmente in modo inconsapevole, accentuati i ricordi di un Gesù 'religioso', facendo evaporare il Gesù storico. L'uomo Gesù divenne il mito Cristo, tralasciando in sostanza che Gesù fosse stato un uomo in carne ed ossa."
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