Infinito orizzonte
Colombo, anche con i suoi versi, vuole solo essere e rimanere se stesso. Ha fortemente bisogno di dirlo alle persone che ama e raccontare a tutti, anche a quelli che incontra occasionalmente, che lui c'è ed è disposto, con essi, a camminare insieme. Con queste e altre poesie, come quelle che mi ha fatto avere alcuni mesi fa, dimostra di non aver contratto alcun debito con la grande lirica italiana del Novecento e di questo confuso ventennio del secolo nuovo. La sua, e questo è raro, è una poesia semplice e chiara. Di bella poesia avevamo veramente bisogno e Colombo è riuscito a donarcela con rara delicatezza e altrettanto raro pudore. Colombo è uno dei pochissimi poeti lirici contemporanei dalla grandissima libertà interiore. Dalla prefazione di Alessandro Di Napoli
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