Scandaglio
Isabella, a un mese dalla morte della madre, deve recarsi nella sua casa, a Ferrara, per vuotarla e metterla in vendita. Ed ecco, fra le carte della madre, una busta indirizzata a lei che contiene alcuni fogli scritti al computer. Quasi suo malgrado inizia a leggere. Scopre così che Rita Veroli, dopo molte incertezze, si era decisa a scrivere la propria autobiografia tanto simile a un romanzo, rivivendo le varie stagioni della sua vita di donna giunta alla giovinezza negli anni Sessanta del Novecento, nel momento della grande rivoluzione sociale e di costume che investì la sua intera generazione. Emergono allora, accanto all'amore per la letteratura e l'insegnamento, le passioni dissonanti intrecciatesi nella vita di Rita: amori infelici, impossibili o contrastati, lutti e tragedie, discordie familiari, rapporti conflittuali, infrazione e riparazione, sogni in frantumi e sensi di colpa. E su tutto lo sguardo impietoso e lucidamente appassionato di una donna che ha saputo trovare la strada per confrontarsi con una realtà complessa e in mutamento, tra speranza, esaltazione, dolore e rassegnazione: una donna che, soprattutto, ha avuto il coraggio della verità. Eppure la figlia legge tra le righe della testimonianza della madre anche altro, e dà un'interpretazione diversa di eventi e atteggiamenti che le hanno viste spesso in conflitto...
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