Palla. Storia del cane che mi ha cambiato la vita
C'è un ambulatorio veterinario in una bella città che profuma di mare. Una dottoressa bionda, Monica, è grata di essere lì: ama la natura che la circonda e gli animali che ci vivono e ogni giorno cerca di salvarne una parte, come può. Non sa ancora che, nascosta tra i campi della sua terra, c'è un'anima che, più di tutte, la sta aspettando. Un'anima spaventata in un corpo ferito. È una cagnolina dal manto color caramello, una pitbull che qualcuno ha abbandonato senza prendersi nemmeno la briga di liberarla dal cordino di nylon che le fa da collare. Il laccio diventa trappola mortale: più lei cresce, più quello stringe. Poi, a un attimo dalla fine, gli occhi di Monica incrociano quelli della cagnolina. La pitbull forse non ha nemmeno mai avuto un nome, ma ce l'avrà e diventerà famosissimo: Palla. Perché nonostante Monica impugni molte volte gli attrezzi del suo mestiere per liberarla dal laccio, la testa della cagnolina resterà per sempre deforme – anzi no, speciale –, tonda come una palla. La storia del suo salvataggio e delle sue ferite fa il giro dei social. Smuove le coscienze. Palla diventa il simbolo degli animali di nessuno, schiacciati dalla crudeltà umana. Un destino triste ma che si può ancora cambiare. Più di tutto, però, Palla diventa l'inseparabile compagna di vita di Monica, l'altra metà della sua anima, la sua forza e la sua ispirazione. La loro storia, emozionante e unica come solo l'amicizia tra uomo e cane sa essere, racconta che vivere in armonia – umani e altri animali – è ancora e sempre possibile. E necessario.