Guerra in Val d'Orcia. Diario 1943-1944
L'autrice di quest'opera è una nobildonna anglo-americana sposata con un nobile proprietario terriero italiano, che nel 1943-44 si trovò a dover mandare avanti una giovane famiglia durante un periodo di invasione straniera e di guerra civile, in quella terra di nessuno che era la remota campagna toscana. Nella sua tenuta La Foce, Iris Origo accolse più di venti bambini sfollati da Genova e Torino, bisognosi di istruzione, cure mediche, ma anche di essere nutriti, vestiti, accuditi, e questo costituì buona parte del piccolo dramma dei mesi successivi. Non solo, l'autrice trovò modo di aiutare anche i soldati del nostro esercito allo sbando, i primi partigiani, i giovani sfuggiti alla chiamata alle armi repubblichina, in quei due anni intensissimi e convulsi, la marchesa trovò comunque il tempo e il modo di fermare le sue impressioni, i suoi giudizi, la cronaca in queste pagine, scritte di nascosto, di sera, di notte, regalandoci la storia eroica e toccante di come una piccola comunità sia riuscita a sopravvivere agli orrori della guerra.