Il governo dei conflitti
I conflitti di interesse, come un virus a lenta incubazione, attentano alle difese immunitarie proprie della democrazia, generano apatia, sfiducia e mettono a rischio tutte le nostre libertà essenziali. E forse non è un caso che proprio l'Italia, 'caso clinico' dei conflitti di interesse, sia in fondo alle classifiche della competitività. Ecco perché la loro risoluzione rappresenta una vera emergenza etica. E' davvero irreale sperare di suscitare indignazione e ribellione rispetto alla situazione in cui ci troviamo? A mancare è la volontà di affrontare un tema così complesso come la governance dei conflitti o piuttosto una diffusa 'cultura della vergogna'? L'assenza di leggi e sanzioni e la difficoltà di individuare istituzioni che le facciano rispettare accentuano l'impossibilità di esercitare una prevenzione efficace. Un'analisi innovativa, questa di Francesco Paola ed Elio Veltri, dei guasti irreversibili che i conflitti di interesse hanno prodotto in campi nevralgici come la sanità, l'economia, la finanza, l'informazione, i partiti politici, il calcio. Un contributo concreto che si chiude con una proposta originale che - se ascoltata - potrebbe contribuire a rivoluzionare l'attuale, asfittico panorama. La percezione del conflitto di interesse come 'disvalore' potrebbe infatti ridare dignità alla politica, forza alla competizione e ossigeno all'economia, fornendo gli anticorpi indispensabili a una nuova progettualità, culturale prima ancora che politica.
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