Appuntamento a Hiroshima
Stephen Walker, a sessant'anni dalla distruzione di Hiroshima, ricostruisce in una narrazione appassionante le tre settimane dal 15 luglio al 6 agosto 1945, i giorni che condussero al primo bombardamento atomico della storia dell'umanità. Lo fa raccogliendo, come in un avvincente puzzle, le testimonianze degli uomini che compirono la missione, degli scienziati che costruirono la bomba, delle persone che sopravvissero alla tragedia e che, in tutta la loro vita, non avrebbero mai potuto dimenticare. Nelle tre settimane che intercorsero fra il test Trinity nel deserto del New Mexico - la prova generale della bomba - e lo sgancio dell'atomica, mentre i militari e gli scienziati del Progetto Manhattan pianificavano i dettagli della missione, la commissione per la scelta del bersaglio definì diversi obiettivi per l'attacco nucleare. Sarebbe stata un'unica variabile a segnare il destino di Hiroshima: le condizioni meteorologiche, un fattore determinante per consentire a un B29, l'"Enola Gay", il bombardamento a vista. In quelle tre settimane, nella base superblindata di Tinian nelle isole Marianne, gli equipaggi del 509° gruppo dell'aviazione americana si preparavano per la missione del 6 agosto. La maggior parte degli uomini non era a conoscenza dell'esistenza della bomba atomica, che nel frattempo veniva assemblata in tre edifici appositamente allestiti sull'isola. In quelle tre settimane si consumarono gli ultimi sforzi diplomatici di Shigenori Togo, ex ministro degli Esteri del Giappone che l'imperatore aveva incaricato di cercare un modo onorevole per uscire dal conflitto, mentre nelle città giapponesi i civili partecipavano attivamente allo sforzo bellico. In quelle tre settimane Leo Szilard, il fisico che dodici anni prima aveva concepito l'idea della bomba atomica, continuava la sua crociata contro l'attacco nucleare, raccogliendo firme per una petizione che non avrebbe mai raggiunto il destinatario, il presidente degli Stati Uniti Harry Truman. In quelle tre settimane il mondo cambiò davvero, e per sempre.Con otto tavole fuori testo.