Tiratore scelto

Questa è una storia vera. La vicenda di un ragazzo dell'America degli anni '60 dotato di quella particolare combinazione di doti - precisione, capacità di confondersi con il territorio e aspettare il momento giusto - che possono fare un grande cacciatore o un campione di tiro sportivo. Ma Carlos Hathcock vive durante gli anni burrascosi del coinvolgimento americano in Vietnam. Spinto dall'immagine romantica di un patriottismo alla John Wayne, diventa tiratore scelto nel corpo dei marine e parte con l'incarico di istruttore per l'Indocina. Ma qui, nel "territorio indiano", si rende conto che la sua abilità paradossalmente può salvare molte vite. Colpire con precisione e freddezza bersagli selezionati può aiutare i suoi compagni, disorientare il nemico. In breve Carlos diventa un esploratore-cecchino e, con il suo "osservatore" Burke, entra nella foresta. Sulla sua testa viene messa una taglia dopo il lungo duello con la 'sniper' nordvietnamita che si fa chiamare Apache e tortura e uccide i marine in ricognizione. Squadre di killer e singoli cecchini vengono inviati per ucciderlo. Sopravvissuto a ogni imboscata, tuttavia, Carlos torna a casa nel momento più caldo della contestazione del conflitto e capisce che deve tornare nel territorio indiano per istruire altri come lui. A colpire con precisione, senza sadismo ma anche senza pietà. Nasce così la prima scuola di tiro di precisione del corpo dei marine. Quella di Carlos è la storia della guerra in Vietnam vista non attraverso la cronaca o la politica ma attraverso una straordinaria vicenda umana, narrata da un autore famoso per i suoi libri di guerra e diventata leggenda tra gli appassionati di racconti bellici.