La stanza al buio
Jane Imogen Nicola Kingsley: una donna affascinante, fotografa affermata, figlia di un miliardario. Una ragazza da invidiare. O, forse, da odiare... Jane, Jinx come ama farsi chiamare, ha un nomignolo che è sinonimo di cattiva sorte e la sua esistenza è stata segnata da una tragedia - la morte del marito, barbaramente ucciso - che ha lasciato, oltre al dolore, l'indelebile cicatrice di un sospetto orribile. Davvero suo padre, che l'adora e vede rivivere in lei la moglie defunta, potrebbe essere stato l'autore del delitto? La polizia di Londra lo ha creduto a lungo, ma senza poterlo dimostrare. Tra il padre severo e la figlia adorata è calato il silenzio. Ma sono trascorsi anni, Jinx è diventata una donna di successo con le sue forze, ha dimenticato la malasorte. Questa però, purtroppo, non ha scordato lei. Alla vigilia del secondo matrimonio, Jinx ha un pauroso incidente d'auto dal quale si salva a stento. Terribile casualità, tentativo di suicidio o qualcos'altro, di ancor più sinistro? Quando si risveglia in clinica, nell'idillica campagna inglese, Jinx non sa dare alcuna spiegazione: non ricorda nulla degli ultimi dieci giorni. Ma qualcosa di molto brutto dev'essere accaduto - qualcosa che affonda le radici nel passato - perché un terrore senza nome le avvelena il sonno e la veglia. Prigioniera dell'amnesia, Jinx si dibatte nel tentativo di recuperare dalla camera oscura della mente le immagini dei ricordi, ma più tenta di farlo, più la paura riemerge per tormentarla... Con l'abilità di un'autentica maestra del giallo Minette Walters conduce il lettore in un labirinto che si snoda tra le zone più buie della psiche. Un romanzo di gran classe, imprevedibile, dominato da un'atmosfera di angoscioso sospetto, destinata a sciogliersi solo all'ultima pagina.
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