L'etica di Star Trek
Star Trek, tra gli spettacoli televisivi più longevi e di maggior fortuna (i primi episodi sono andati in onda nel settembre 1966), non deriva il suo successo solo dall'essere una serie di fantascienza, bensì dall'essere una fantascienza 'sui generis'. Come ha spiegato Gene Roddenberry, "per me la fantascienza è un modo di pensare, un tipo di logica che aggira una quantità di modi assurdi di vedere le cose. Essa permette alle persone di considerare direttamente argomenti importanti". Inoltre, Star Trek non è soltanto un racconto della civiltà umana del futuro, o una previsione di come sarà il nostro futuro fra due o tre secoli, ma "un programma sulle persone. Penso che questa sia la ragione per cui ha avuto tanto successo. Che cosa c'è di più interessante delle persone?". In realtà, Roddenberry colloca l'uomo e la società umana in una situazione ideale, ambientata anche per ragioni di opportunità in un futuro non molto lontano: fra due o tre secoli. In questa società ideale, che ha risolto o si sforza di risolvere alcuni problemi centrali dello sviluppo umano e sociale, l'etica ha una funzione essenziale. E i problemi che, nel mondo di "Star Trek", l'uomo ha risolto o cerca di risolvere sono quelli - sociali, morali, culturali, politici - che ancora travagliano il nostro mondo. In questa prospettiva "Star Trek" è una sorta di grande laboratorio etico, un repertorio di casi, in cui i singoli individui - dai capitani delle navi spaziali (Kirk, Picard, Sisko, Janeway) agli ufficiali della Flotta stellare (Spock, McCoy, Riker, la dottoressa Crusher, Odo, Worf e Sette di Nove), a una folla variegata di altri personaggi (Deanna Troi, Quark, Kira, Chakotay e, perché no, anche l'androide Data, il mutaforma Odo e il medico olografico della "Voyager") - si trovano ad affrontare problemi di coscienza che coinvolgono lo spettatore, costringendolo a riflettere sui grandi temi dell'etica. Da questo punto di vista, analizzando i comportamenti e le scelte di alcuni fra i personaggi più importanti delle varie serie, si scopre che Star Trek, sorprendentemente, ha guardato ai pensatori e ai movimenti più importanti della storia della filosofia morale: dalle teorie sulla virtù di Platone e Aristotele al relativismo, all'edonismo e allo stoicismo, da sant'Agostino e san Tommaso alla teoria del contratto sociale di Hobbes, dall'utilitarismo di Bentham e dall'imperativo morale di Kant all'esistenzialismo di Kierkegaard e Sartre, sino a filosofi più recenti.
Momentaneamente non ordinabile