Cittadini in uniforme
All'alba di quel 6 giugno 1944, circa 5000 unità navali, protette da 500 navi da guerra e da 3200 aerei, sbarcarono tra la penisola del Cotentin e la foce dell'Orne, cinque divisioni (costituenti la I armata americana e la II armata britannica) in cinque diversi punti della costa: iniziava così la più grande operazione militare della storia, la svolta decisiva della seconda guerra mondiale. Da quel giorno, il D-Day, e per i successivi undici mesi, le truppe alleate portarono a termine le missione che - come scrisse nell'ordine del giorno del 6 giugno il generale Eisenhower, comandante in capo dell'operazione 'Overlord' - aveva come scopo la "distruzione della macchina bellica tedesca, l'eliminazione della tirannia nazista sui popoli oppressi d'Europa e la sicurezza per noi stessi in un mondo libero". Dalla lotta accanita e sanguinosa sulle spiagge normanne al superamento della Linea Sigfrido, dalla battaglia della foresta di Hurtgen all'ultima grande offensiva tedesca nelle Ardenne, dall'attraversamento del Reno sul ponte di Remagen sino alla vittoria finale, questo libro narra la storia di quegli undici mesi riportando le testimonianze dirette degli uomini (di entrambi i fronti) che li vissero in prima persona, combattendo. Naturalmente, in queste pagine s'incontrano i nomi dei generali famosi - Bradley e Montgomery, Patton e von Rundstedt, Rommel e Guderian -, ma, soprattutto, si colgono gli stati d'animo e le sofferenze, le paure e il dolore delle migliaia di soldati, 'cittadini in uniforme', il cui nome non è celebrato in nessun libro e la cui voce nessuno storico, finora, aveva mai raccolto e ascoltato con così viva partecipazione. Stephen E. Ambrose ci restituisce 'in diretta', nel frastuono dei carri e dei cannoni, la vicenda di quegli uomini (e di quelle donne) dal 7 giugno 1944 al 7 maggio 1945: chi erano, quale addestramento avevano (o non avevano), perché combattevano, come riuscirono a battere un nemico formidabile...
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