Il male
Il "male" è solo un nome per designare quel che ci minaccia: caos, violenza, barbarie, il vuoto fuori e dentro di noi. Personaggio chiave nel dramma della libertà umana, il male è una possibilità di tale libertà, anzi ne incarna esattamente il prezzo: non solo la società, ma ogni uomo è a rischio. Queste pagine invitano a un viaggio avventuroso nel cuore della tenebra. La riflessione attraversa i grandi miti, le religioni, l'intera storia della cultura e della politica: il peccato originale, Caino e Abele, Giobbe, Prometeo; i tentativi dell'antichità classica e del cristianesimo di dare una risposta al problema: Platone e Agostino; le strategie di arginamento, da Hobbes a Gehlen; i vani progetti tesi a migliorare l'uomo dall'Illuminismo in poi; i ripetuti tentativi di costruire la torre di Babele. Il fascino sinistro che il male ha esercitato sull'arte, nella tragedia greca, in Sade, Baudelaire e Conrad. L'esperimento nichilistico di Nietzsche; Hitler, ovvero la cupa follia del Novecento divenuta realtà. Come si vede, il male è sempre, in un modo o nell'altro, sulla cresta dell'onda. Rudiger Safranski dimostra che non c'è bisogno di scomodare il diavolo per capirlo. E dal momento che non è possibile ignorarlo, bisogna senza tregua interrogarlo, per capire chi siamo e da dove veniamo. Paradossalmente, questo libro è anche un saggio sulla fiducia nell'uomo e sulla difficoltà di continuare, nonostante tutto, a non perderla.
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