Il peso dell'innocenza
San Francisco. Ricardo Arias viene trovato morto nel suo appartamento, con in bocca la canna della pistola che l'ha ucciso e, accanto al cadavere, una lettera d'addio. Tutto sembra accreditare la tesi del suicidio, ma gli inquirenti sono certi che si tratti di omicidio. Le indagini rivelano il groviglio di conflitti che ha accompagnato la vita dell'uomo negli ultimi mesi: la separazione dalla moglie Terri; una brutta controversia legata all'affidamento della figlia Elena, di appena sei anni; minacce di estorsione; accuse di adulterio. Chris Paget, il nuovo compagno di Terri, uno degli avvocati più affermati della città, certamente non è troppo dispiaciuto per la morte di Arias. Ma quel che non si aspetta è di essere accusato dell'omicidio. L'incriminazione arriva come un fulmine a ciel sereno proprio quando sta per candidarsi al Senato. Il suo alibi è pericolosamente debole: da avvocato della difesa, diventa imputato. A difenderlo è chiamata Caroline Masters, che dovrà dare il meglio di sé per far crescere il seme del dubbio nella giuria. Ma non sarà facile: l'ostinato rifiuto di Paget a fornire spiegazioni nel proprio interesse e l'incapacità - o la non volontà - di Terri di richiamare alla memoria un trauma infantile non aiutano certo a dissipare dubbi e misteri. Inoltre, durante il processo, vengono alla luce - fra menzogne e reticenze - oscure vicende che il tempo non ha cancellato... Ancora una volta, Richard North Patterson affonda il bisturi della propria capacità d'indagine psicologica nei meandri più segreti e inconfessabili della vita, trasformando l'aula di un tribunale in una sorta di confessionale pubblico capace di far emergere i risvolti più angosciosi di una complessa realtà familiare, il cui tragico presente affonda le proprie radici in un torbido passato. Consulenza di Kathy Mennillo.
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