Il viaggio di Teo
"Ho capito! Faremo il giro del mondo delle religioni!" Sì, è proprio questo il viaggio che la stravagante zia Marthe propone al quattordicenne nipote Teo. Ma perché un filo conduttore così singolare? Perché Teo, pur vivacissimo e curioso (talvolta fino all'impertinenza), soffre di una misteriosa 'malattia' che, a detta dell'intraprendente Marthe, difficilmente potrà essere curata soltanto con gocce e pastiglie. Infatti quella di Teo è soprattutto una malattia dell'animo, nata da un insaziabile desiderio di conoscere e di capire, di dare una risposta a quelle domande che lo tormentano e che gli adulti 'razionali' sembrano non porsi affatto: che cos'è la vita? Che cosa significa credere in qualcosa? Può la spiritualità avere un ruolo nell'esistenza quotidiana? Quando si parla di 'Dio' che cosa s'intende? Questi gli interrogativi che il ragazzo porterà dentro di sé di tappa in tappa e che emergeranno davanti alla Grande Piramide, nelle catacombe di Roma, vicino al Muro del Pianto a Gerusalemme, nei templi di Benares, tra i baobab del Senegal, nel ghetto di Praga... Ovunque troverà qualcuno disposto ad ascoltarlo, a spiegargli il significato di culti antichissimi, di cerimonie misteriose, di riti pubblici o privati; e ognuno gli porterà in dono la propria visione del mondo alla luce della fede. E allora Teo si renderà conto che la vera 'salvezza', per se stesso ma forse anche per il mondo, si può trovare soltanto nel contatto con il soffio divino universale, con la forza misteriosa alla radice di tutte le cose, con 'Dio', quale che sia il suo nome. E sarà proprio questo 'divino sentito un po' dappertutto' a dargli nuova energia e a permettergli di affrontare il vero viaggio: quello della vita.
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