Il mio vecchio e il mare

Il mio vecchio e il mare

Ci sono padri che, insieme ai loro figli, giocano a calcio o collezionano francobolli. David e Daniel Hays, invece, hanno deciso di affrontare, insieme, la sfida più alta per chiunque ami il mare: costruire una barca a vela e doppiare capo Horn. Questo libro è il racconto del loro viaggio. Un viaggio che incomincia quando il romantico e impulsivo David ha 54 anni, mentre l'ironico e concreto Daniel ne ha 24. Il loro rapporto, va da sé, non è sempre facile: Daniel è irrequieto, indeciso su quale rotta dare alla sua vita; David, tormentato del ricordo del rapporto con il 'proprio' padre, fatto di cose non dette, d'infelicità latenti, teme di ripetere lo stesso errore con il figlio. Per 317 giorni, e per 17.000 miglia, tra burrasche e bonacce, tra interminabili giornate di quieta navigazione e improvvisi pericoli, i due vivono gomito a gomito su una barca di nemmeno otto metri (senza motore né radar), e sfidano l'oceano armati soltanto della loro abilità di marinai di una bussola e di un sestante; loro unici compagni sono un gatto, Tiger, e il diario di bordo, su cui entrambi annotano impressioni, desideri, emozioni, paure. Dai Caraibi al canale di Panama, dalle Galapagos a capo Horn, alle Falkland, i pensieri di David e Daniel accompagnano lo spettacolo della natura e ci permettono di assistere a una duplice trasformazione: quella, eterna del mare, amico e nemico a un tempo, che offre allo sguardo ammirato le sue bellezze e, un istante dopo, le trasforma in una fonte di terrore, e quella, non meno impegnativa, di due uomini che, vinta la battaglia contro il proprio orgoglio, giungono finalmente a riconoscersi e ad accettarsi. Coinvolgente ed emozionante questo libro, come tutti i veri libri di mare, non è soltanto il resoconto di una sfida in ogni senso affascinante, ma descrive soprattutto una straordinaria avventura dello spirito.
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