Tengo famiglia. Il nepotismo e la nomenklatura familiare nella seconda Repubblica
Dai più alti vertici dello Stato alle università , dai Comuni agli uffici postali, dai ministeri agli enti pubblici, dalle ferrovie alle società dei telefoni, dalle sedi dei nuovi partiti alle reti televisive, il nepotismo è tornato alla carica. Come nella Prima Repubblica, anzi più di allora. "Tengo famiglia" è ancora il motto idealmente impresso sul nostro tricolore, come affermava già Leo Longanesi? Sembrerebbe proprio di sì: dopo la breve gelata di Tangentopoli e la (presunta?) scomparsa di un'intera classe dirigente, la trasmissione per via ereditaria di posti e di potere è tornata a spadroneggiare, sempre più prepotente e sfacciata. E se è vero che il nepotismo in se stesso non è un reato, è altrettanto vero che, nel suo insieme, esso rappresenta uno dei guai più radicati e dirompenti perché annulla i princìpi di merito e di competenza su cui dovrebbe basarsi qualsiasi Paese moderno. La gente, quindi, ha almeno il diritto di sapere. Già alla fine del 1991, pochi mesi prima che scoppiasse la bufera di Mani pulite, Goffredo Locatelli e Daniele Martini avevano avviato un'indagine sul nepotismo, sfociata poi in un libro diventato rapidamente un bestseller: "Mi manda papà ". Ora, a distanza di anni, gli stessi autori hanno deciso di riaprire l'inchiesta e, con immutato stupore, si sono resi conto che quella frase, "Mi manda papà ", resta tuttora il magico, inossidabile passe-partout che assicura lavoro, carriere folgoranti, posti d'oro, privilegi e status sociale. Rintracciarne i percorsi, le manifestazioni, i protagonisti tuttavia non è stato facile e ha richiesto un lavoro di mesi e mesi. Il libro si divide in due parti. La prima è un'incursione nelle vicende delle nuove e vecchie grandi famiglie della politica e delle istituzioni (dai Prodi ai Craxi, dagli Scalfaro ai De Mita, dai Bossi ai Necci e ai Di Pietro). La seconda è un'indagine meticolosa sulla nomenklatura familiare dalle reti televisive alla Telecom, dai servizi segreti all'Alitalia, dalle banche [...]
Momentaneamente non ordinabile