Non c'è come non darla
Ve lo dico io, chi sono gli uomini: goffi scimmioni - e malamente depilati, per di più - che si aggirano in un mondo di donne vivaci, intelligenti, spiritose, spregiudicate e carine; poi, dopo aver straziato il loro cuore, le mettono da parte e si accasano con gli ultimi esemplari di ragazze quiete, fragili e sottomesse, corredate di occhioni languidi e di abilità culinarie. Ora, che i Principi Azzurri siano estinti da tempo non è certo una novità (ma non se ne potrebbe avere almeno un facsimile?), eppure è mai possibile che il nostro destino sia quello di diventare compagne (amanti, infermiere, madri, sorelle...) di maldestri King Kong? Nossignore. Ve lo dico io, come fare: perché 'non c'è come non darla' (la fiducia) per scampare a questi gorilla affamati di sesso e di soufflé gonfi come mongolfiere; 'non c'è come darla' (la speranza) per trovare un pò di sana tranquillità o, se preferite, di feconda solitudine; 'non c'è come darla' (be', sì, 'quella cosa') per convincere il mondo di essere forti, indipendenti, realizzate e felici... Ma allora perché se 'lui' scappa non possiamo fare a meno di inseguirlo? Perché quegli uomini rozzi e sprovveduti continuano ad affascinarci? Be', forse, perché 'non c'è come darla' (l'anima) per ottenere l'unica cosa in cui ancora crediamo: l'amore. E se la vita è una giungla, King Kong può anche tornarci utile... Pungente, caustica, malinconica, Carrie Fisher, figlia ideale di Dorothy Parker e di Woody Allen, ha tracciato in questo romanzo un percorso inatteso e sconvolgente tra le dune, le paludi e le autostrade del cuore umano: allacciatevi le cinture, sarà una lettura movimentata.
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