Megan delle scogliere
Megan è una donna misteriosa e schiva che vive sulle scogliere che circondano la quieta città di Ker-Is. Forse maga, forse sacerdotessa, Megan pratica con orgoglio l'antica religione celtica, animando i fuochi della notte di Beltane, custodendo i segreti della Dea Madre e studiando le multiformi proprietà delle erbe. Tuttavia per Dahut, figlia irrequieta e sensibile di re Gradlon, e per la sua saggia amica Keri, Megan è soprattutto una guida per orientarsi in un mondo sull'orlo dell'abisso, dominato dalla violenza delle tribù barbare che fanno tremare l'intera Europa e ormai dimentico dell'ordine e dell'antica 'pax romana'. Ma sul fragile e sereno universo che le tre donne sono riuscite a creare (e che ha assunto le sembianze della splendente città di Ys, sulla quale regna la stessa Dahut) spira un vento che si chiama Cristianesimo e che scuoterà dalle fondamenta quell'oasi di pace così pazientemente costruita. Tutto allora vacilla: l'amicizia, gli affetti, la fiducia si sgretolano sotto i colpi mortali inferti da uomini per i quali la religione non è che mezzo per nutrire la loro famelica ambizione di potere. Soltanto Keri, armata della semplice eppure inafferrabile magia che sgorga dal coraggio e dall'amore, potrà aiutare Dahut a sconfiggere la lucida follia che la possiede e a dare un futuro di speranza alla gente di Ys... Sospesa in quel magico luogo in cui la storia si confonde con la leggenda, "Megan delle scogliere" ritrae con acuta capacità d'introspezione psicologica il complesso e affascinante scenario della Bretagna del quinto secolo, restituendoci con assoluta immediatezza un universo in cui re e guerrieri, bardi e principesse colorano di poesia la dura lotta per la sopravvivenza.
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