I romani a nord del Po

Il libro ricostruisce il quadro storico e culturale della romanizzazione dell'Italia settentrionale nelle regioni a Nord del Po, dal II secolo a. C. all'età augustea. La conquista romana della pianura padana, frutto degli interessi espansionistici delle 'élites' della Capitale, conduce alla costituzione di un nuovo assetto territoriale, economico, sociale e giuridico cui corrisponde l'enorme sforzo di inserimento nell'organismo politico romano da parte delle classi dirigenti locali. Entro i poli di questo dialettico rapporto trova una precisa spiegazione storica lo straordinario sviluppo che quest'area dell'Italia registra nel corso dell'età repubblicana, e in seguito anche augustea, in cui si assiste a un ricchissimo fiorire di manifestazioni artistiche (pittura, mosaico e soprattutto scultura), a un grandioso sviluppo dell'edilizia di carattere sia pubblico sia privato, alla trasformazione del paesaggio secondo coordinate funzionali di tipo urbanIstico-monumentale, e insieme al nascere di una raffinatissima produzione letteraria (i 'poetae novi', Catullo...): fenomeni nei confronti dei quali assolutamente primario si rivela il contributo dei modelli culturali ellenistici. Attraverso l'esame della documentazione archeologica ed epigrafica, delle manifestazioni figurative, dei programmi edilizi, e insieme delle fonti letterarie, 'I Romani a nord del Po' consente di comprendere mentalità e modi di vita dei protagonisti di una vicenda che ha condotto alla trasformazione della pianura padana in una delle più ricche regioni dell'Italia romana, scavando alle radici di quel processo storico che permetterà alle 'élites' cisalpine di assumere un ruolo progressivamente decisivo nella compagine dell'impero di Roma.