Ombre sulle scale
Un volto intravisto tra la caotica folla di Londra è sufficiente a far scaturire in Elizabeth Vetch (giovane scrittrice di romanzi d'avventura ma accanita lettrice di Henry James) un'ondata di ricordi ambigui e drammatici, legati alle donne che hanno modificato in maniera traumatica il corso della sua vita. Sfidando le trappole della memoria, Elizabeth si impegna allora in un angoscioso e serrato gioco tra il passato e il presente, ricostruendo i volti, le parole e i gesti di quelle figure femminili: la dolce Cosette, disposta a ogni sacrificio pur di conquistare anche solo un simulacro d'amore; la generosa e ingenua Felicity, destinata a vivere le tragedie più crudeli; ma soprattutto Bell, la bugiarda, egoista, crudele, affascinante, assassina Bell. Il punto d'incontro dei destini di queste donne sono le tortuose scale di una casa misteriosa, nata come rifugio dalla morte e dalla solitudine, ma abitata da tradimenti, inganni e bugie dettati dall'egoismo e dall'avidità. La ricerca di Elizabeth sarà tormentata e ricca di colpi di scena: ma, alla fine, il puzzle si ricomporrà davanti ai suoi occhi, rivelandole che, spesso, il confine tra l'arte e la vita è labilissimo e la verità - l'ultima, definitiva parola - ha comunque i riflessi ingannatori e cangianti dell'eliotropia che lei porta al dito... In "Ombre sulle scale" Barbara Vine intreccia e scioglie atmosfere e sentimenti con l'abilità di un chirurgo dell'anima: ne nasce un romanzo inquietante, memore sia delle raffinatezze stilistiche di Henry James sia della straordinaria abilità di costruzione del 'plot' di Wilkie Collins, indiscusso capostipite del genere giallo. Prende così corpo una storia in cui l'amore e la morte diventano oggetti concreti, inquilini reali di una casa fantasma le cui scale oscure attirano verso agghiaccianti finestre aperte sul nulla...