L'immagine
"La letteratura deve occuparsi del passato piuttosto che programmare il futuro. Deve descrivere fatti, non analizzare idee: suo soggetto è l'individuo, non le masse. Dev'essere un'arte, non fingersi scienza... L'uomo è costantemente tenuto d'occhio da forze che sembrano conoscere tutti i suoi desideri e i suoi problemi. Dispone del libero arbitrio, ma è anche guidato da una mano misteriosa. La letteratura è la storia dell'amore e del destino, il racconto del folle imperversare delle passioni umane, della lotta in cui con queste ultime ci si deve impegnare", dichiara Singer nella nota introduttiva a questa nuovissima raccolta di racconti. E le passioni sono le più svariate: amorose anzitutto, sessuali. Amore e sesso per lo più contorti, complessi, sfortunati: vecchi amori, amori impossibili, amori in vario modo viziosi, un panorama eccezionale della straordinaria e sbrigliata libido ebraico-orientale. Sono anche passioni spirituali (che possono manifestarsi nei luoghi e nei momenti meno opportuni) e passioni politiche, come nel racconto satirico "La conferenza": poco importa; l'uomo deve rendersi conto che quella che ingaggia con esse è la più impari delle lotte. Le passioni, sembra concludere Singer con una divertita scrollata di spalle ("A chi è dato", fa recitare a uno dei suoi personaggi, "strologare le vie dell'amore?"), la vincono quasi sempre.
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