La conoscenza umana
Questo libro assume, nella prima parte, ciò che la scienza moderna afferma di conoscere attorno all'universo. L'autore si propone di essere il più possibile imparziale e obiettivo, di porsi nel punto di vista di un osservatore dotato di eccezionali capacità percettive, che contempli l'universo dal di fuori. La scienza infatti si preoccupa di ciò che indaga, senza porre in discussione il soggetto delle conoscenze. Russell comincia dalla descrizione delle nebulose per arrivare al nostro piccolo sistema solare, al nostro piccolissimo pianeta, alle infinitesime manifestazioni di vita che appaiaono sulla sua superficie e infine al corpo e alla mente di quegli strani esseri che si credono i signori del creato e il fine ultimo dell'universo. Ma questo modo di concepire la realtà è solo un aspetto del vero. C'è un altro aspetto secondo il quale ciò che interessa non è più l'universo, bensì il come noi riusciamo a conoscere l'universo. Tutto ciò che noi conosciamo del mondo lo conosciamo per mezzo dei procedimenti che avvengono esclusivamente in noi, e che rimarrebbero del tutto intimi se l'uomo non possedesse il potere del pensiero.
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