Venezia. Ediz. italiana e inglese
Secondo Francesco Sansovino molte città possono dirsi belle "con ricchi e grandi edifici", ma Venezia "posta nel mezzo dell'acque non ha cosa in terra alla quale si possa paragonare". Dalle origini e fino al 1797, anno della sua caduta, la classe dirigente della Repubblica idealizzò Venezia come Stato perfetto, le cui virtù dovevano riverberarsi nello splendore dei monumenti e nella singolarità della forma urbana. Ammirazione e anche inevitabile invidia erano le reazioni che maggiormente suscitava una tale superiore autocoscienza. Spogliata di molti preziosi ornamenti, ma sempre magnifica, privata degli orpelli di un mito che pareva inossidabile, rimangono i segni della gloria passata. L'immagine, che non casualmente si intese costruire nei secoli, come fosse fin dall'origine pensata nella mente di Dio, riesce ancor oggi ad esercitare una magnetica attrazione: Venezia non significa forse "Veni etiam", cioè "vieni ancora e ancora", perché "quante volte verrai sempre vedrai nuove cose e nuove bellezze?". In questa nuova edizione del volume Venezia, pubblicato per la prima volta nel 2013, trovano una rinnovata e moderna veste le immagini dal formato agevole e dal taglio editoriale e fotografico inconsueto.
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