Metafisica. Testo latino a fronte
Rimasta per molti anni all'ombra della più nota Aesthetica, che sancisce di fatto la nascita della disciplina filosofica omonima, la Metaphysica di A.G. Baumgarten rappresenta il trattato fondamentale, da cui non solo la sua riflessione estetica, ma anche quella logica e morale sorgono come gemme sui rami della pianta madre. Con quest'opera il suo autore si inscrive in modo del tutto originale nell'alveo dell'illuminismo tedesco, egemonizzato dalla figura di C. Wolff e dalla sua scuola e dal dibattito fra razionalismo e pietismo. Pur essendo senza dubbio interprete della tradizione illuminista, Baumgarten può tuttavia essere ricondotto solo in parte al wolffismo, soprattutto per quanto concerne temi centrali come, ad esempio, la dottrina della monadologia e quella dell'armonia prestabilita. Su questi argomenti egli si presenta piuttosto, e non senza qualche problema interpretativo, come un leibniziano di stretta osservanza e, in questo senso, la sua distanza da Wolff contribuisce indirettamente a ridimensionare l'immagine, a lungo diffusa, di un Wolff mero sistematizzatore delle teorie leibniziane. La Metaphysica gioca inoltre un ruolo centrale nello studio delle fonti kantiane, dato che proprio su questo trattato Kant ha condotto le lezioni di metafisica e di antropologia per la maggior parte della sua lunga carriera di docente presso l'Università Albertina di Königsberg.