Il lungo inverno di Ugo Singer
Adam ed Ester sono due tartarughe d’allevamento. S’incontrano in un brulichio di gusci, si amano, meditano la fuga, ce la fanno. Fuori c’è la guerra, e a quella sopravvivono. Ci sono altre prigionie. Ester resta sola, trova rifugio in una cantina, lì depone il suo unico uovo. E aspetta. La cantina è infestata da una famiglia di topi rumorosi e invadenti. Ma anche premurosi, visto che sono loro a provvedere al cibo di Ester. È lì, tra i topolini, al riparo di una vecchia macchina da cucire, che viene al mondo Ugo Singer. Il piccolo topo Sam diventa suo fratello nell’anima quanto non lo è nel corpo e nei moti: un topo e una tartaruga hanno un tempo diverso, e questo Sam lo sa, noi lo sappiamo. Ugo no. Sam aiuterà l’amico a esaudire il suo più grande desiderio: uscire dallo scantinato e vedere il mondo. Ma dopo? Nella tradizione della favola, ma senza moralismi o messaggi enfatici, con la semplice forza dell’evidenza, Elisa Ruotolo modella la sua parola poetica in una storia per tutti, che va al cuore delle cose importanti e non le spiega, semplicemente le mostra.