Il pane asciutto
Il racconto crudo della giovinezza di Mohamed, nato in un villaggio del nord del Marocco e trasferitosi poi, a causa di una carestia, a Tangeri. Il padre è un ubriacone violento che non esita ad alzare le mani, la madre sottomessa e incapace di difendere i figli, dei quali il più piccolo viene ucciso dallo stesso padre, in preda a un eccesso d’ira. A sedici anni Mohamed comincia a vivere per strada, scoprendo un mondo anche peggiore di quello conosciuto tra le mura domestiche: prostitute, fumatori di hashish, ladri, assassini e tutte le brutture della miseria più nera. A un passo dalla perdizione, Mohamed troverà forse la salvezza nella scoperta della scrittura e della cultura. Con un linguaggio diretto Choukri scatta un’istantanea nitida e agghiacciante del Marocco di metà anni cinquanta, epoca di transizione e rinnovamento.