Il telescopio della letteratura. Gli scrittori italiani e la conquista dello spazio
Un viaggio in compagnia di Tommaso Landolfi, Dino Buzzati, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Primo Levi, Italo Calvino, Sergio Solmi, Andrea Zanzotto, Vincenzo Consolo, Gianni Rodari, Paolo Volponi, Guido Morselli, Oriana Fallaci, Dacia Maraini, Anna Maria Ortese, Alfonso Gatto, Guido Piovene, Goffredo Parise, Carlo Fruttero, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Lucio Piccolo.«È lì che siamo veramente nati, nella sfera del cosmo. Nel mare siamo forse nati una seconda volta. E dunque l'attrazione del mare è profonda, ma quella dello spazio celeste lo è infinitamente di più» - Pier Paolo PasoliniDa sempre gli scrittori rivolgono il loro sguardo al cielo, dove per secoli si sono inoltrati seguendo le traiettorie della fantasia. Hanno continuato a farlo nel secondo Novecento, durante e dopo l’esplorazione e la conquista dello spazio, attratti e impauriti dalla tecnica che per la prima volta offriva prospettive inedite, ricche di fascino, impensabili e disorientanti. Proprio ora che il cosmo è di nuovo al centro degli interessi globali, riaccesi dalle recenti scoperte scientifiche rivolte alla conoscenza e dai progetti capitalistici e commerciali, questo libro propone un percorso originale nella letteratura italiana contemporanea: indaga e narra come gli scrittori e i poeti hanno rappresentato a proprio modo l’avventura umana al di fuori della Terra, con forme e parole che aiutano a comprendere il mutamento in corso. Insieme a Landolfi e Buzzati, Moravia e Pasolini, Primo Levi e Calvino, Solmi e Zanzotto, Consolo e Rodari, Volponi e Morselli, e ad altri ancora, ci si spinge in immaginari cieli stellati e soprattutto dentro gli immensi territori del cosmo solcati da razzi, sonde e spedizioni, incontro all’ignoto. I telescopi di romanzieri e poeti, puntati sui viaggi nello spazio e sull’allunaggio, si rivelano efficaci strumenti con i quali osservare le innovazioni tecnologiche e la società italiana dal dopoguerra a oggi, ma anche prove di “mirabili spettacoli” nel firmamento letterario.