Ritorno in Lettonia
Prosegue la riscoperta di una delle grandi scrittrici del novecento italiano: Marina Jarre. Con Ritorno in Lettonia Jarre continua, riscrive e chiude un racconto dalla forma autobiografica iniziato ne I padri lontani. Insieme al figlio, Jarre ci guida in un doloroso viaggio laddove tutto ha preso avvio, in quella terra dove è nata ma difficile da chiamare patria. La voce narrante si muove sulle tracce di una figura paterna ripudiata che continua a farsi sentire: quella di un sommerso della storia in quanto ebreo vissuto in un momento in cui quell’identità era una condanna. Marta Barone lo presenta come “un libro potentissimo, che esplora le profondità vertiginose del senso di colpa e della rimozione con l’intransigenza e il disgusto per l’enfasi che sono una costante nella prosa di Jarre”. Una preziosa occasione per rileggere Marina Jarre, per apprezzarne le parole secche e i pensieri penetranti anche nel dolore.