Madre notte
«Vonnegut è come George Orwell, il dottor Caligari e Flash Gordon riuniti in un solo scrittore. Uno scienziato pazzo, bizzarro ma virtuoso» - TimeIsraele, 1961. In un carcere di Gerusalemme un ufficiale tedesco è in attesa di essere processato per crimini di guerra. Adolf Eichmann, accusato della morte di milioni di ebrei nei campi di sterminio nazisti, non è però l’unico criminale di guerra ospite di quel carcere. In una cella vicina alla sua ce n’è un altro che si chiama Howard W. Campbell junior e si è consegnato spontaneamente alla giustizia in preda ai rimorsi della propria coscienza. Un criminale di guerra americano? Possibile? Possibilissimo. Campbell, trasferitosi in Germania prima della seconda guerra mondiale, vi ha messo radici, è diventato un famoso commediografo, ha sposato la figlia del capo della polizia di Berlino ed è stato accolto nella cerchia dei principali collaboratori di Hitler, conquistandosi un posto tra i responsabili del genocidio. Nella brillante carriera di quest’uomo senza scrupoli e senza ideali c’è stato però uno strano incontro in un parco berlinese che gli ha rivoluzionato la vita. E ora che Campbell rischia una condanna a morte, come Eichmann, l’averla accettata potrà forse salvarlo dal patibolo.
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