La missione
Hilary Byrd è un bibliotecario stanco. Stanco di sé, dell'Inghilterra, della sua vita media di uomo di mezza età. Andare in India è una scelta drastica, il richiamo di un esotismo possibile. La sua meta è una cittadina sulle colline, dove il pastore protestante del paese gli concede l'uso della casa della missione che già ha ospitato giovani sognatori in cerca di nuovi orizzonti spirituali. Byrd si immerge in un mondo che lo attrae e insieme lo insospettisce, che crede di capire ma in realtà fraintende. E infatti si convince a torto che il Padre voglia accasarlo con Priscilla, la figlia adottiva menomata, che in verità nutre ben altri desideri. Byrd si apre al nuovo mondo, fa amicizia con Jamshed, il vecchio autista che lo porta in giro con il risciò e che diventerà una sorta di confidente per lui, mentre fuori dalla bolla della missione, nel fervore caotico del paese, si addensano tensioni pronte a esplodere alla prima scintilla. Fede e scetticismo, giovinezza e maturità si scontrano in un romanzo breve e acuto sulla difficoltà e la meraviglia di aprirsi all'altro.