La metà scomparsa

La metà scomparsa

Quanto siamo liberi di diventare ciò che davvero siamo rispetto al destino che altri hanno scelto per noi? Brit Bennett mette in scena l'avventura di chi abbraccia le proprie radici e di chi transita verso nuove identità, razziali e di genere, e con questo romanzo ci offre una grande occasione per interrogarci sul mondo che vogliamo, per aprire gli occhi sullo spirito dei tempi. Un romanzo che Barack Obama ha indicato tra i suoi preferiti del 2020.«Ti seduce con il suo timbro letterario, ti sorprende con i suoi colpi di scena, ti delizia con i suoi affondi psicologici» – Bernardine Evaristo«Il timbro e lo stile di Brit Bennett ricordano James Baldwin e Toni Morrison» – The Wall Street JournalSi può fuggire da un luogo, ma non dal proprio sangue. Chissà perché le gemelle Vignes si credevano capaci di entrambe le cose.Mallard, Louisiana, è il paese dove si è riunita una comunità di neri dalla pelle chiara, «che non sarebbero mai stati accettati come bianchi ma rifiutavano di farsi trattare come neri». In un posto così non passa inosservato il ritorno di Desiree Vignes e della piccola June, la sua bimba, che ha la pelle nerissima. Anni prima Desiree era fuggita da Mallard e da un terribile ricordo, la morte del padre massacrato da un gruppo di bianchi: ma ora per lei il paese rappresenta la salvezza, il luogo invisibile in cui sottrarsi a un marito violento. Desiree, però, non era fuggita da sola ma insieme a Stella, l'inseparabile gemella identica a lei. Non sapevano ancora, le due sorelle, che a New Orleans la sorte le avrebbe divise e Stella sarebbe a sua volta scomparsa. Passano gli anni, June cresce e giunge anche per lei il momento di lasciare Mallard. In California, dove è arrivata per studiare medicina, incontra un ragazzo che una volta si chiamava Therese e una giovane attrice dagli occhi viola: grazie a loro scoprirà il segreto di Stella e, forse, potrà ricucire due destini separati dal razzismo e da un sogno di libertà. Quanto siamo liberi di diventare ciò che davvero siamo rispetto al destino che altri – la famiglia, la comunità – hanno scelto per noi? Brit Bennett mette in scena l'avventura di chi abbraccia le proprie radici e di chi transita verso nuove identità, razziali e di genere, e con questo romanzo ci offre una grande occasione per interrogarci sul mondo che vogliamo, per aprire gli occhi sullo spirito dei tempi.
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