Cronache dalla polvere
Un mosaic novel sul cuore di tenebra del colonialismo italiano. Un'occasione per ricordare l'orrore della guerra e delle ideologie di superiorità della razza. Questa è una storia di fantasmi del nostro passato. È la storia di un soldato alla fine del mondo. È la storia di un mondo abitato da uomini e iene. È la storia di un camerata che se ne fregava. È la storia di una donna alla ricerca di se stessa. È la storia di un sogno di gloria infranto. È la storia di una piccola grande vendetta. È la storia di tre uomnini alla deriva. È la storia di un ragazzo che voleva solo suonare il jazz. È la storia di una bambina che racconta le storie. Nel 1936 l'esercito italiano conquista la capitale dell'impero etiope, Addis Abeba. Per quelle popolazioni un nuovo inizio: la pace romana, come la definì Benito Mussolini. «Cronache dalla polvere» racconta questa pagina di storia dell'Italia dimenticata e troppo a lungo taciuta: l'occupazione dei territori dell'Abissinia da parte delle truppe fasciste. Il regime ambiva a farne il fiore all'occhiello dell'Impero italiano ma si trovò a reprimere con atroce violenza la resistenza dei fieri guerriglieri arbegnuoc. Le truppe italiane insieme alle camicie nere si resero protagoniste di rastrellamenti, distruzioni e massacri di uomini, donne e bambini, abbandonando umanità e pietà. Perdute per sempre in quelle terre lontane da Roma. Le popolazioni locali non hanno mai dimenticato quel passato di inaudita violenza. «Cronache dalla polvere» è un'occasione per ricordare l'orrore della guerra e delle ideologie di superiorità della razza. Questa storia batte al tempo inesorabile dei tamburi di guerra, respira polvere e vento e ha gli occhi dei suoi protagonisti: soldati italiani, guerriglieri etiopi e alcune misteriose presenze. Fantasmi. Il paesaggio africano del secolo scorso rivive con una vena fantastica grazie al racconto corale del collettivo di scrittrici, scrittori e illustratori in tutta la sua spettacolare intensità e drammaticità.