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Un uomo solo si arruola nell’esercito per fuggire alla propria miseria e finisce sul campo di uno dei tanti, atroci conflitti della prima metà del Diciannovesimo secolo. Woyzeck va in guerra, in più guerre, e combatte per tanti eserciti. L’esperienza della crudeltà e della violenza lo sconvolge, mandando in frantumi il suo mondo e la sua coscienza. Dileggiato, rimproverato, colpito, il povero soldato non capisce più nulla degli esseri umani. E uccide la donna che ama. Perché ha mille ragioni per uccidere una donna, oppure nessuna. Dopo anni di ricerche, Steve Sem-Sandberg ridà vita al personaggio di Büchner, l’uomo che assassinò l’amante per gelosia, in un romanzo che è di nuovo grande letteratura. Il suo è un racconto immerso nei tempi della storia, e allo stesso tempo attualissimo ed eterno, capace di restituire il ritratto di un’Europa lacerata e devastata dallo scempio della guerra, e di mostrare la complessità e la vulnerabilità dell’essere umano, quell’abisso profondo che, stando a Büchner, è in ognuno di noi.