Il potere della parola. Il linguaggio politico di Bettino Craxi
Volto ad analizzare le procedure e le strategie linguistiche caratterizzanti la produzione discorsiva di Bettino Craxi, questo studio esamina l'attività verbale del leader socialista dal 1965 al 1985, ventennio che copre interamente la formazione e l'ascesa dell'uomo politico, dalla segreteria provinciale e regionale del psi a Milano alla presidenza del Consiglio dei Ministri. L'indagine ha preso in considerazione un corpus molto vasto ed eterogeneo, che comprende appelli elettorali televisivi, conferenze stampa, interventi parlamentari, discorsi commemorativi, interviste, articoli giornalistici, dichiarazioni presidenziali ecc. Attraverso l'esame dei processi enunciativi, delle configurazioni modali, dei percorsi retorico-argomentativi, dei diversi moduli lessicali di organizzazione dei messaggi – procedimenti che mirano a stabilire precisi rapporti comunicativi tra il soggetto e l'uditorio – viene messa in luce un'articolata ed efficace rete di operazioni persuasive. La ricerca si sofferma inoltre sul ruolo di ricorrenti fenomeni linguistici di ri-uso, quali la citazione diretta, il proverbio, il modo di dire, la locuzione popolareggiante, responsabili, insieme al traslato del registro informale, di quel carattere di concretezza discorsiva e di immediatezza interazionale funzionali alla promozione e alla crescita della leadership craxiana.
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