Il cerchio magico
Una cittadina sulla costa del North Yorkshire, pittoresca e anonima, è il posto perfetto che Jackson Brodie (quel Jackson Brodie, il detective) ha scelto per dare libero sfogo alla sua vocazione all’eremitaggio. Ma le cose non gli vanno mai come dovrebbero. Lo insegue fin lì la sua ossessione quasi cavalleresca per le fanciulle in difficoltà, anche se per quante riesca a salvarne non potrà mai perdonarsi di non aver evitato la morte della prima, l’amata sorella Niamh. Anche questa volta la sua agognata tranquillità viene sovvertita da un turbinio di eventi, al centro dei quali spicca una rete di premurosi professionisti locali, apparentemente ammodo, in realtà decisamente sordidi. Nel corso delle sue avventure, Jackson incontrerà Crystal, bella paladina del cibo sano, determinata a offrire alla figlioletta Candace la vita perfetta che lei non ha mai avuto; Harry, il suo tenero e goffo figliastro adolescente, attratto dal teatro e dalla letteratura nonostante il padre macho e anaffettivo; Vince, eterno perdente, vittima di una moglie tiranna e di una figlia egoista. E in mezzo a tutto questo, Jackson continuerà a cercare di gestire meglio che può la sua strana tribù: una ex moglie, due figli, e la vecchia labrador Dido, sempre al suo fianco malgrado gli acciacchi. Ex militare, ex poliziotto e ora investigatore privato molto anticonformista, Jackson Brodie si ritrova tra le mani un caso che, tra tanti segreti e altrettante bugie, sembra offrire più domande che risposte. La sua indagine cattura, diverte e commuove, la sua ricerca della verità è, come sempre, infusa di mistero e umorismo, di pensieri sull’esistenza, l’amore, la famiglia; e se gli eventi drammatici e i colpi di scena abbondano, non necessariamente però, così come succede nella vita, tutti i fili possono essere ricuciti con ordine.