Le regole del cammino. In viaggio verso il tempo che ci attende
Che cosa accade quando ci mettiamo in cammino, per ritrovarci, dopo tanta strada, cambiati? Che valore assumone la comunità, le regole, le relazioni? Come trovare un nuovo equilibrio e curare i nostri mali? Un appassionante itinerario attraverso l'italia minore e, in parallelo, un percorso spirituale e collettivo.«Il viaggio è ricerca di una forza interiore, di un'energia antica come unica via per modellare la classe dirigente del futuro» - Stefano Folli, Robinson«Spesso nella vita di tutti i giorni ci aggiriamo senza una meta. Da troppo tempo lo fa l'Italia: pensiamo di andare avanti e invece giriamo intorno, senza più qualcuno che studi le mappe, cerchi indicazioni, tenga la bussola in mano e l'orecchio teso. Forse ci serve proprio una guida, un vademecum di consigli, simile a quei preziosi volumetti pratici che ti dicono che cosa indossare, che cosa portare, dove voltare per non perderti quando intraprendi un cammino. Un manuale di istruzioni per costruire l'Italia che sarà.»«D'ora in poi niente per noi sarà più una passeggiata.» Se mettersi in cammino è da sempre sinonimo di ricerca del senso dell'esistenza, ancor più oggi uscire dai propri confini, fisici e mentali, è la precondizione per ritrovare se stessi e l'importanza della comunità. Raccontando incontri, incidenti e scoperte, l'autore ci accompagna in un viaggio a più dimensioni che si intrecciano a ogni passo. Quella materiale, sul Cammino di san Benedetto, da Norcia a Montecassino, nell'Italia dei borghi e dei paesi, solo apparentemente minore. Quella spirituale, alla ricerca dei valori alla base dell'Europa cristiana che affondano le loro radici nell'esperienza delle comunità monastiche, per interrogarci sul rapporto con le cose che ci appartengono (la casa, le memorie) e con quelle che abbiamo solo in custodia e che richiedono le nostre cure (la natura, la terra). La dimensione pubblica, infine, per ripensare il ruolo della politica e delle classi dirigenti alla guida del paese e rimettere al centro le responsabilità verso chi ci vive accanto, il delicato equilibrio tra libertà individuale e benessere comune, la frugalità come leva di crescita, la leggerezza come condizione di progresso, la fratellanza come riscoperta dell'altro. Una traccia di rigenerazione personale e collettiva, per trasformare un'esperienza fatta di e con i sensi in una nuova capacità di scorgere il senso, il significato e la direzione del nostro camminare, «a un ritmo diverso, meno frenetico, con un passo più lieve, la mente più sgombra, più in pace con se stessi e perciò più utili agli altri».